Alta tensione USA-Russia per il “caso Snodwden”

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Obama and Putin at the G8 summit.Stati Uniti e Russia ai ferri corti sul piano diplomatico: la vicenda di Edward Snodwden ha fatto saltare, in un certo senso, i nervi ad Obama che ha annullato l’incontro bilaterale programmato con Vladimir Putin. La concessione temporanea della qualità di “rifugiato” alla “talpa” del datagate USA non è stata proprio gradita. L’incontro fra Putin e Obama doveva tenersi nell’ambito della trasferta del presidente americano per il G20 di San Pietroburgo: al posto di Mosca è stata aggiunta una tappa in Svezia. La Casa bianca si esprime in termini pesanti: “La deludente decisione della Russia di concedere asilo temporaneo a Edward Snowden è stata uno dei fattori considerati nel valutare l’attuale stato delle relazioni Usa-Russia”.

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Snowden, ex-contractor di un’agenzia di intelligence americana era ricercato per spionaggio, e la Russia ha rifiutato la richiesta Usa di estradizione.

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Botta e risposta da Mosca: la decisione di Obama di disertare l’incontro “testimonia che gli Usa non sono pronti a costruire relazioni con la Russia su basi paritarie“.

E Obama di rimando non perde la battuta e rivolto ai Russi afferma che “Ci sono momenti in cui tornano a pensare come nella Guerra Fredda e ad avere una mentalità come nella Guerra Fredda. Quello che dico loro e al presidente Putin continuamente è che questo è passato“.

Una storia delicata nel momento in cui gli Stati Uniti ritengono, da informazioni concrete,  d’essere ancora una volta l’obbiettivo di Al Qaeda, e nelle certezza di prossimi attacchi terroristici, ha prolungato la chiusura di diverse Ambasciate.

Anche a Roma, in seguito alle ultime segnalazioni riguardanti le minacce terroristiche nei confronti di obiettivi statunitensi, la questura di Roma ha predisposto l’intensificazione dei controlli da parte delle Forze di Polizia: oltre agli obiettivi istituzionali, è stato dato ulteriore impulso ai servizi di prevenzione ed ai dispositivi di vigilanza e controllo del territorio soprattutto nei confronti di sedi diplomatico-consolari e ad altri obiettivi e interessi ad essi connessi.

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